The Club: Bola Padel Roma
DAVIS CUP FINALS

Malaga, stiamo arrivando!

Battere la Croazia era l'unico vero ostacolo per il primo posto nel girone. Lo abbiamo fatto nel migliore dei modi e adesso il weekend è in discesa: vinceremo il Gruppo A e giocheremo i quarti a novembre, con la seconda classificata del Gruppo D.

Riccardo Bisti (Photo by Felice Calabrò)
14 settembre 2022

Passare il girone era un dovere, vincerlo era probabile, farlo in modo convincente era quel quid che si chiedeva all'Italdavis. Abbiamo giocato solo una partita, ma soltanto un cataclisma potrebbe impedirci di vincere il Gruppo A delle Davis Cup Finals. Dopo quanto visto tra martedì (le condizioni pessime degli argentini) e – soprattutto – il modo in cui abbiamo tenuto a bada la Croazia, uno scenario diverso dalla prima posizione è altamente improbabile. E po ritroveremo Jannik Sinner, sostituito egregiamente da Lorenzo Musetti nel primo singolare. Dopo la batosta dell'anno scorso, l'Italia si è presa una bella rivincita contro i croati, battuti già dopo i due singolari. Voti alti sia per Musetti che per Berrettini. Il primo aveva un match semplice sul piano tecnico, ma complicato su quello mentale. Borna Gojo aveva mostrato la sua pericolosità lo scorso anno, al di là della classifica. Certo, i suoi risultati del 2022 lasciavano a desiderare.

Qualche settimana fa aveva perso contro Riccardo Bonadio nelle qualificazioni dello Us Open. E il cemento non è certo la superficie preferita del friulano. Musetti ha avuto la bravura di mettere a nudo le sue lacune, dominando il match dalla prima all'ultima palla. Un 6-4 6-2 senza discussioni, con Gojo affannosamente aggrappato al proprio servizio, ma mediocre in tutti gli altri settori. Musetti lo costringeva ad allontanarsi dal campo, a farlo correre, a farlo boccheggiare... E la fase difensiva non è certo il punto forte del croato. 1-0 Italia e ottimo test per Musetti, che sembra avere le stimmate dell'uomo Davis. Il battesimo di fuoco a Bratislava era stato ben più complicato, ma all'Unipol Arena era necessario c'erano da gestire pressioni, aspettative e l'obbligo di vincere. Lo ha fatto alla perfezione, consentendo a Berrettini di scendere in campo con la giusta tranquillità.

Matteo ha avuto la pazienza di aggiustare il mirino col servizio ed è diventato via via più regolare nello scambio, facendo male con il dritto e mettendo in difficoltà l'avversario col rovescio in slice.
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Musetti e Berrettini danno spettacolo con il rovescio

Ne aveva bisogno, perché Borna Coric è indubbiamente il più in forma (e probabilmente il più forte) tra i sei singolaristi che affronteremo in questa settimana. Lo ha dimostrato nel primo set, meritatamente vinto al tie-break dopo essere stato avanti 3-0 e poi 4-1. Berrettini aveva l'obbligo di vincere perché il doppio Bolelli-Fognini sarebbe partito sfavorito contro Mektic-Pavic (invece, sia pure a risultato acquisito, hanno giocato una bella partita e si sono imposti 7-6 al terzo). Piano piano, Matteo si è ritrovato e ha espresso sprazzi del suo miglior tennis, sbarrando progressivamente la porta alle trame di Coric. Il croato è molto forte, ma quando deve inventare qualcosa di diverso fa grande fatica. Matteo ha avuto la pazienza di aggiustare il mirino col servizio ed è diventato via via più regolare nello scambio, facendo male con il dritto e mettendo in difficoltà l'avversario col rovescio in slice.

Il colpo lo ha salvato in uno dei punti più importanti della partita, la palla break per Coric sul 4-2 Berrettini nel secondo. Un colpo radente, bassissimo, che il croato non ha saputo tirare su. Perdere quel game, così come il primo del terzo set (in cui aveva avuto una preziosissima palla break) ha tagliato le gambe a Coric, via via più stanco, provato e persino rassegnato. L'immagine-simbolo del match lo vede piegato in due, appoggiato su un cartellone a fondocampo, dopo essere stato scavalcato da un pallonetto di Berrettini. Il 6-7 6-2 6-1 finale è giusto, ma soprattutto è cruciale. Lo ripetiamo, senza particolar timori di smentite: battendo la Croazia, ci siamo virtualmente aggiudicati il primo posto nel girone. Una mancata vittoria contro Argentina e Svezia – col rientro di Sinner – sarebbe una sorpresa enorme.

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L'abbraccio tra Filippo Volandri e Matteo Berrettini

Il momento in cui l'Italia batte la Croazia: il primo posto nel girone sembra al sicuro

La fase e eliminazione diretta delle Davis Cup Finals 2022 si giocherà dal 22 al 27 novembre, e la nostra avversaria sarà quas certamente la seconda classificata del Gruppo D, in cui trovano spazio Gran Bretagna, Stati Uniti, Olanda e Kazakhstan. Insomma, ci sono mille incognite legate ai nostri avversari, mentre all'Italia – e al capitano Filippo Volandri – bisogna dare un paio di meriti importanti: abbiamo portato a Bologna la migliore formazione possibile e tutti i membri del quintetto sembrano ben decisi e motivati. E il clima pare davvero positivo, il che aiuta a rendere meglio. Stanotte l'Italia potrà dormire sonni tranquilli. Molto tranquilli. I pensieri torneranno a novembre.

DAVIS CUP FINALS – GRUPPO A
ITALIA – CROAZIA 3-0
Lorenzo Musetti (ITA) b. Borna Gojo (CRO) 6-4 6-2
Matteo Berrettini (ITA) b. Borna Coric (CRO) 6-7 6-2 6-1
Bolelli-Fognini (ITA) b. Mektic-Pavic (CRO) 3-6 7-5 7-6