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US OPEN

Giocano tutti per Berrettini!

Ecatombe di favoriti: vanno fuori Tsitsipas e Fritz, entrambi contro un qualificato. I due presidiavano la zona di tabellone di Berrettini, già certo di non affrontare teste di serie almeno fino ai quarti. Tsitsipas: “Sembravo un dilettante”. Fritz: “Mi sento idiota ad aver pensato di poter vincere il torneo”

Riccardo Bisti
30 agosto 2022

Esordio con triplo boom. Si sapeva che lo Us Open 2022 sarebbe stato uno dei più equilibrati degli ultimi anni, ma la prima giornata ha davvero spiazzato. Tra le donne è uscita Simona Halep, ma il botto più grande è arrivato tra gli uomini. E Matteo Berrettini se la ride, al punto che è già certo di non dover incontrare teste di serie prima dei quarti di finale. Difficile dire se sia più sorprendente la sconfitta di Stefanos Tsitsipas o quella di Taylor Fritz, sommersi da due qualificati, rispettivamente Daniel Galan e Brandon Holt. Numeri alla mano, forse, quella del greco. Già, perché aveva giocato la finale a Cincinnati e aveva una motivazione extra: con un paio di combinazioni di risultati, avrebbe potuto diventare numero 1 ATP a fine torneo.
Macché.
Dopo un inizio shock (6-0 5-0!) non è riuscito a ribaltare il match contro il colombiano, uno dei pochi vegetariani del circuito, che sembra quasi voler fare le veci di Novak Djokovic, che di un certo tipo di alimentazione ha fatto la propria bandiera.

Prima del torneo, il greco aveva detto di non essersi mai sentito così bene. Altro esempio di come il tennis sia imprevedibile. Giocando una partita eccezionale, il colombiano ha picchiato duro sulle ferite altrui e si è imposto col punteggio di 6-0 6-1 3-6 7-5. Ci sono tanti meriti di Galan, perché ha giocato a viso aperto e ha retto ottimamente uno scenario – quello del Louis Armstrong – a cu non era abituato. Ha tirato 41 colpi vincenti e ha avuto la forza di chiudere al nono matchpoint, al termine di un quarto set thriller. Dopo l'incubo dei primi due set, Tsitsipas (costantemente in dialogo con il suo angolo) sembrava aver girato il match, specie quando si è portato 4-2 nel quarto. Invece ha perso cinque degli ultimi sei game. Tsitsipas si è fatto massaggiare più volte l'avambraccio, ma l'alibi non basta a spiegare una debacle che conferma lo scarso feeling con questo torneo: ha vinto appena cinque partite in cinque partecipazioni ed è l'unico in cui non è mai arrivato negli ottavi.

«Mi sento un idiota ad aver pensato di poter vincere il torneo»
Taylor Fritz
ASICS ROMA

Serata da incubo per Stefanos Tsitsipas allo Us Open

A suo dire, la teorica possibilità di diventare numero 1 (“Qualcosa che desidero sin da bambino”) ha influito sulla prestazione. “A volte devi evitare di pensarci troppo, non sforzarti troppo, ma è difficile perché l'opportunità è proprio davanti a te e non la vuoi sprecare”. Purtroppo per lui è volata via, almeno per adesso, e il suo obiettivo si è ridimensionato: adesso punta a chiudere l'anno tra i primi tre. “Mi sembrava di non servire bene, ma in realtà tiravo a 120 miglia orarie... Lui ha fatto un ottimo lavoro, ha dominato. Non riuscivo a entrare in partita, era come se fossi mezzo morto. Ha giocato come un tennista di livello mondiale mentre io sembravo un dilettante. Non è bello dirlo, ma è quanto è successo”. Gli americani puntavano forte su Taylor Fritz, il loro numero 1 in termini di classifica.

Invece ha perso inopinatamente contro Brandon Holt, sotto gli occhi sorridenti di mamma Tracy Austin. Anche lui proveniva dalle qualificazioni e si è imposto in quattro set, confermando – ancora una volta – come l'esperienza al college aiuti a giocare sotto pressione e non farsi prendere dal panico nelle situazioni di stress. Non che le gare a squadre del Campionato NCAA siano paragonabili al Grandstand di Flushing Meadows, ma ti abitui a giocare in situazioni complicate. E Holt ha fatto il suo dovere. “Sto da schifo, mi sento un idiota ad aver pensato di poter vincere il torneo” ha detto Fritz, pur ammettendo la qualità del suo avversario, con il quale si conosce bene. “In effetti avrei preferito affrontare qualsiasi altro qualificato, anche se lui era quello peggio piazzato. Però ero molto fiducioso”.

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Grande delusione per Taylor Fritz, eliminato al primo turno dello Us Open

L'impresa di Brandon Holt contro Taylor Fritz

Fritz ha parlato delle condizioni ventose, che lo hanno costretto ad adottare un piano B, peraltro piuttosto basico: giocare in sicurezza e tenere la palla in campo. Insufficiente contro un Holt in piena trance agonistica, specie dopo aver annullato tre setpoint nel secondo set, da cui ha edificato il 6-7 7-6 6-3 6-4 finale. I due si conoscono benissimo, di recente si sono allenati insieme a Carson e Fritz ha dispensato consigli al connazionale, reduce da un 2021 da incubo, con l'infortunio alla mano che ha richiesto un delicato intervento chirurgico per la rimozione di un tumore benigno. “Se a inizio anno mi avessero detto che avrei battuto la testa di serie numero 10 allo Us Open li avrei presi per pazzi” ha concluso Bolt, che al secondo turno se la vedrà con Jordan Thompson, bravissimo a ribaltare il match contro Lorenzo Sonego. L'azzurro ha giocato benissimo per due set, poi Thompson ha cambiato tattica, cercando con frequenza la rete e stimolando il rovescio di Sonego, infiocchettando la rimonta (la seconda in carriera dopo aver perso i primi due set).

Travolto dai crampi, Sonego si è bloccato prima dell'ultimo punto e non riusciva a muoversi, al punto da essere portato a braccia verso la sua panchina, dal fisioterapista e dallo stesso Thompson. A proposito di italiani, l'ecatombe di favoriti giunge nella parte di tabellone presidiata da Berrettini. Il romano ha fatto il suo dovere contro Nicolas Jarry (6-2 6-3 6-3) e adesso troverà il lucky loser Hugo Grenier, in vista di un possibile terzo turno contro Andy Murray. Per arrivare in semifinale, i giocatori di più alta classifica rimasti sono Casper Ruud e Tommy Paul. In tutta sincerità, non poteva chiedere di meglio. E poi ci sono corsi e ricorsi storici importanti: a differenza di altri giocatori, reduci da un'estate intensa e piena di match, Berrettini ha giocato appena due match (persi) sul cemento americano. Era andata più o meno così nel 2019 e nel 2021: vuoi vedere che arrivare a New York senza troppe vittorie porta bene?