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ROLAND GARROS

Giannessi e la maledizione del medical time out

Come lo scorso anno a Melbourne, Alessandro Giannessi viene beffato. All'epoca fu Duck-hee Lee, stavolta la spunta Kei Nishikori dopo quattro ore e una maratona di 5 set. Entrambi hanno sospeso il match nel momento del bisogno. Brutto ko per Elisabetta Cocciaretto, battuta in poco più di un’ora da Ana Bogdan.

Alessandro Mingrone
30 maggio 2021

No. Così fa male. E non facciamo tanto riferimento al medical time out chiesto da Kei Nishikori sul 4-3 Giannessi al quinto set, che ha probabilmente cambiato le sorti del match, ma alla grande opportunità sprecata dal trentunenne spezzino. Si perché, nel set decisivo sembrava avere più forze dell'esperto ma “malconcio” avversario, fisicamente e soprattutto mentalmente. Ma andiamo per gradi. La partita inizia con Nishikori subito in pressione e Giannessi a remare su ogni punto, su ogni palla. Già nel terzo game l’italiano fronteggia le prime palle break, annullate grazie all’imprecisione del nipponico e ad ottimo servizio. Break che in ogni caso non tarda ad arrivare nel sesto game, quando uno scambio ben condotto porta Nishikori sul 4-2. Immediata la reazione di Giannessi che, approfittando del rovescio ballerino di Nishikori, effettua il contro-break e rimane in corsa. Corsa che si arresta definitivamente nel decimo game. Uno scambio lungo 14 colpi porta il giapponese sul set point: altro scambio controllato da Nishikori e concluso con uno smash portano l’ex numero 4 ATP avanti di un set.

Il secondo parziale vede un Nishikori più scarico, a differenza di Giannessi che non sembra aver risentito del set appena perso. È lui infatti ad essere più incisivo e propositivo ed il break nel terzo game, oltretutto a zero, è la logica conseguenza di questo atteggiamento più offensivo. Ma anche in questo set assistiamo a break e controbreak, e per ben quattro giochi, uno dietro l’altro. In questa giostra Giannessi sembra divertirsi di più, soprattutto quando toglie per la terza volta il servizio a Nishikori, e dopo una volée orribile. Ma la giostra continua a girare, e a nulla valgono le difese di Giannessi per evitare l’ennesimo controbreak. Una girandola di emozioni non può non terminare con un tiebreak. Sul 6-6 è Giannessi a comandare le operazioni. Subito un parziale di 4-0. Timida reazione di Nishikori che posticipa soltanto di poco la conclusione del set. Uno smash banalmente sbagliato dal giapponese dá all’azzurro un set tanto sudato quanto meritato. Le scorie psico-fisiche del secondo set si sentono sulle spalle dell’attuale numero 162 del mondo. I suoi turni di servizio si trasformano in un agonia. Quasi sempre si trova a dover annullare palle break. E in due di queste occasioni, in apertura e in chiusura, cede il passo ad un redivivo Nishikori. In poco più di mezz’ora il giapponese si aggiudica il terzo parziale.

Pur avendo nel rovescio il suo punto debole, Alessandro Giannessi ha sviluppato una buona soluzione in slice

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Nel quarto set è il servizio di Nishikori a capitolare subito, poi Giannessi rimonta per due volte dallo 0-40: soltanto alla decima palla break del set, al sesto gioco e dopo un dritto steccato da Giannessi, Nishikori rientra in partita. Ma in match così denso di break non poteva mancare un altro ribaltone. Nel settimo game, infatti, un dritto esplosivo in risposta di Giannessi e un’altra volée tutt’altro che spettacolare di Nishikori, consegnano all’azzurro un altro strappo in avanti. E non tarda molto Giannessi ad andare a prendersi questo set. Nel decimo game si trova 15-30, ma un dritto vincente, un altro dritto al volo e uno smash gli regalano un quinto set. Il secondo della sua carriera, mentre Nishikori ne aveva già giocati 31, con un fantastico bilancio di 24 vittorie e 7 sconfitte. Si ricomincia esattamente così come si era concluso il quarto set. Giannessi in spinta e Nishikori, apparentemente, senza risorse fisiche e mentali.

Il break al quinto game per l’italiano sembra mettere la parola fine all’incontro, ma ecco che entra il gioco il medical time out. Vero è che Nishikori sembrava appeso ad un filo dal punto di visto atletico e nervoso, ma il trattamento alla coscia ha quasi del miracoloso. Fresco come un ghiacciolo, il giapponese si trasforma in un grillo saltellante da una parte all’altra del campo, quasi come se il match fosse appena iniziato. Riacciuffa il break nell’ottavo gioco, e nel decimo si trova improvvisamente con due match point a favore. Il primo Giannessi lo annulla con una gran prima al centro. Il secondo con un imprevedibile serve and volley che sorprende Nishikori. Ma il terzo è quello buono: una smorzata di dritto in rete di Giannessi spegne i sogni di gloria dello spezzino. Le mani tra i capelli di Giannessi sono la testimonianza del grande rimpianto per un’enorme occasione sprecata e che era lì, ad un passo. Peccato, Alessandro.

Attuale n.162 ATP, in passato Giannessi è stato anche in 84esima posizione

Di ben altro tenore invece è la sconfitta subita da Elisabetta Cocciaretto contro Ana Bogdan. In poco meno di mezz’ora, tra difficoltà negli spostamenti laterali e qualche errore di troppo, la marchigiana concede il primo parziale alla ventottenne di Sinaia. Il secondo set è un po’ più lottato, anzi, è l’italiana brava a reagire e a crearsi le opportunità per riaprire i giochi. Ma ogni qualvolta si issa a palla break, la rumena grazie ad una solida prima di servizio spegne ogni tipo di velleità della lucky loser azzurra. L’ottavo gioco è quello decisivo. Break per la Bogdan che in poco più di un’ora va a servire per il match. Partita che chiude di lí a poco grazie ad un’autentica prodezza di rovescio lungo linea da posizione molto angolata. Brutta sconfitta per la Cocciaretto, anche se ha giocato con una piccola fasciatura al ginocchio sinistro. Archiviato questa partita, ci sarà tempo e modo per riprendersi. Con 60.000 euro in più in tasca sarà un rientro a casa meno amaro.