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Furia Murray: "Tsitsipas al bagno? Le sue pause hanno stufato”

Andy Murray si è scagliato contro il greco. “Non esiste che esca dal campo così spesso e perda tutto questo tempo. Il corpo si raffredda e subentra la stanchezza”. Non contento, rincara la dose su Twitter: “Jeff Bezos impiega metà del tempo per arrivare nello spazio...”

Riccardo Bisti
31 agosto 2021

Grazie al suo status, Jeff Bezos può sentirsi “padrone del mondo”. La sensazione si sarà ingigantita lo scorso 20 luglio, quando il patron di Amazon si è tolto lo sfizio di fare una gita nello spazio con Blue Origin. Dieci minuti costati una cifra spropositata, ma non per lui. Per il viaggio ha scelto il giorno dell'anniversario dell'allunaggio, quando Neil Armstrong fu il primo uomo a mettere piede sulla luna. Era il 1969, anno dell'ultimo Grande Slam in campo maschile. Chissà che non sia un segno del destino per Novak Djokovic. Tuttavia, Jeff Bezos è stato menzionato da un furioso Andy Murray dopo la sua sconfitta contro Stefanos Tsitsipas. Una battaglia di cinque set (2-6 7-6 3-6 6-3 6-4) e quasi cinque ore. Bella, intensa, ma piena di polemiche. E Murray – che non è timido – ha fatto deflagrare il Caso Tsitsipas, già discusso a Cincinnati. Alla fine di quasi ogni set, il greco esce dal campo per cambiarsi.

Qualcuno lo ha accusato di utilizzare le pause in bagno per comunicare con il padre (lui, ovviamente, ha smentito), ma Murray ha esteso la polemica a un atteggiamento – a suo dire – generalmente antisportivo di Tsitsipas. “Mi dà noia tutto il tempo che perde – ha detto in conferenza stampa, dopo aver grugnito sul campo – avevo parlato con il mio team e sapevo che l'avrebbe fatto se il match fosse stato difficile. In un match così impegnativo, pause così prolungate portano il corpo a raffreddarsi. Puoi prepararti mentalmente, ma tanti stop ti mettono in difficoltà: non c'è niente da fare”. Murray era furioso. Raramente lo avevamo visto così. Aveva anche chiesto all'ATP di non svolgere la conferenza stampa perché sapeva che avrebbe infierito su Tsitsipas. “E sono nervoso perché ho perso. Ma, credetemi, avrei detto le stesse cose anche se avessi vinto”.

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"Stefanos Tsitsipas impiega il doppio del tempo per andare in bagno rispetto a Jeff Bezos per volare nello spazio"
Andy Murray

Il pungente tweet di Andy Murray

Neanche il sonno ha placato il suo nervosismo: nella mattinata americana di martedì, ha pubblicato un tweet che è rapidamente diventato virale. “Fatto del giorno: Stefanos Tsitsipas impiega il doppio del tempo per andare in bagno rispetto a Jeff Bezos per volare nello spazio. Interessante”. Sono piovute le reazioni: nel momento in cui scriviamo, ha raccolto quasi 60.000 “like” (ahinoi, al giorno d'oggi, pare sia un'unità di misura molto importante). Ovviamente non tutti l'hanno presa bene: Petros, il fratello minore di Tsitsipas, ha replicato dicendo che non si sarebbe mai aspettato un comportamento del genere da una presunta leggenda del tennis. Non crediamo che il suo parere placherà Murray, che nel post-partita era incontenibile. “Tsitsipas ha chiamato il fisioterapista a fine terzo set. Poi in un game si è trovato sotto 0-30 ed è andato a cambiare la racchetta. Nel player council abbiamo parlato di cambiare queste regole. Quello che fa non ha senso e lui ne è consapevole: se ti fermi così a lungo, ti raffreddi e dopo qualche minuto subentra la stanchezza, soprattutto alla mia età. Quando avevo 20 anni non mi succedeva.

Si parla molto di questo argomento, ma poi non cambia mai niente. Forse sto esagerando, ma credo che queste cose non abbiano senso per nessuno, pubblico compreso. Anziché parlare di quanto è forte, e di quanto sia stata una bella partita, stiamo discutendo di soste per andare in bagno e medical time out. È spazzatura”. Una vera e propria sentenza: dopo la sfuriata di Murray, francamente, saremmo sorpresi se non ci fosse qualche provvedimento. Nell'immediato, sarà interessante vedere come si comporterà Tsitsipas nei prossimi match. Non c'è dubbio che gli occhi saranno tutti su di lui. La difesa d'ufficio ha cercato di smorzare i toni, ma senza troppa efficacia. “Se Murray mi deve dire qualcosa, lo faremo tra noi per capire cosa non è andato – ha detto il greco – non ho infranto le regole, le ho rispettate. Onestamente non so come stiano i miei rivali durante il match, non è una mia priorità. Io mi limito a seguire le norme ATP e non ho assolutamente niente contro di lui”.

Murray si lamenta del comportamento di Tsitsipas con il supervisor Gerry Armstrong

Gli highlights dell'emozionante maratona tra Stefanos Tsitsipas ed Andy Murray

Tsitsipas ha poi spiegato – e non è la prima volta – cosa fa quando esce dal campo. “Credo che sia chiaro: ho bisogno di un po' di tempo per cambiarmi e poi tornare in campo. Non so se ci sia una regola in questo senso, ma so per certo che in una partita di cinque set puoi andare due volte al bagno. L'ho sempre fatto, non vedo dove sia il problema”. In risposta al tweet di Murray, c'è anche chi ha difeso Tsitsipas: qualcuno ha ricordato che Murray interruppe la finale del 2012 contro Djokovic per andare in bagno dopo aver perso il terzo e il quarto set, traendo vantaggio da quell'interruzione. Qualcun altro ha sottolineato che Tsitsipas non ha violato nessuna regola, mentre Murray si prendeva 30 secondi tra un punto e l'altro e 15 tra la prima e la seconda palla. “E tu le regole le violavi davvero”. Aneddotiche e schieramenti a parte, la questione è più complessa: più che rispettare le regole, la sensazione è che Tsitsipas sfrutti una sorta di vuoto normativo.

Non esiste alcuna norma che quantifica il tempo entro cui un giocatore deve rientrare in campo dopo averlo abbandonato, per qualsiasi motivo. Forse andrebbe introdotta, anche se non è facile: in certi tornei, bagno e/o spogliatoi possono essere a portata di mano, in altri possono essere necessarie lunghe camminate. Forse l'unica soluzione sarebbe quella di assegnare un compito in più all'addetto che accompagna il giocatore: sancire l'inizio delle operazioni e cronometrarlo, un po' come accade per gli interventi medici. Forse il problema non si risolverebbe del tutto, ma almeno si smorzerebbero certe polemiche. Sapendo che un giocatore non può impiegare più di un tempo stabilito (3 minuti? 4?) per espletare bisogni fisiologici e/o cambiarsi, quantomeno si eviterebbero polemiche furibonde come questa. Di certo, sarà molto interessante vedere come si comporterà Tsitsipas in futuro, a partire dal secondo turno contro Adrian Mannarino.