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LA STORIA

Da Federer alla TV trash: la curiosa parabola di Osmakcic

I media svizzeri sostenevano che Marko Osmakcic fosse il miglior talento del dopo Federer, ma non è riuscito a sfondare. A 22 anni è già un ex e fa il maestro. Intanto è diventato popolare per aver partecipato a un programma trash, un incrocio tra Il Grande Fratello e Uomini e Donne

Riccardo Bisti
24 giugno 2020

Da Roger Federer alla TV spazzatura, il passaggio può essere molto breve. Nel settembre 2018, prima di spostarsi a Boston per la Laver Cup, King Roger ha invitato un ragazzo a fargli da sparring partner a Zurigo. Un ragazzo che non ha quasi lasciato traccia negli archivi ATP e ITF. Marko Osmakcic è stato al massimo numero 1027 ATP e, nonostante sia giovanissimo, è già un ex. Uno dei tanti, si potrebbe dire. Mica tanto. Ad appena 13 anni aveva vinto la prova superbaby di Roland Garros (il Future Tennis Ace, sponsorizzato da Longines e promosso da Andre Agassi), poi è stato il più bravo di tutti tra gli Under 14. A quell'età è diventato campione svizzero Under 18, migliorando addirittura Federer (che ci riuscì a 15 anni, mentre Wawrinka non ce l'ha mai fatta). Per questo, i media svizzeri – assetati di eredi – lo hanno caricato di pressioni.

Hanno avuto la decenza di non parlare di Nuovo Federer, ma si sono lasciati scappare diversi titoli. “È il principale talento che la Svizzera abbia mai prodotto negli ultimi 20 anni”. D'altra parte, tutto faceva pensare a una bella carriera. Non sappiamo quanto, ma di sicuro dignitosa. Nel 2013 aveva quindici anni e vinse la medaglia d'oro al Festival Olimpico della Gioventù, una sorta di Olimpiade Giovanile riservata agli Europei. In finale batté l'austriaco Matthias Haim. Scorrendo il tabellone, si scopre che il bronzo andò a un certo Stefanos Tsitsipas. Osmakcic e Tsitsipas sono nati a due giorni di distanza (10 agosto 1998 lo svizzero, 12 il greco), ma le loro strade si sono rapidamente separate. Già tra gli Under 18 si sono viste le prime crepe di un meccanismo che pure sembrava perfetto. È stato al massimo numero 41 ITF, con un terzo turno all'Australian Open e una finale al prestigioso torneo di Firenze. Poco altro, non fosse per una vittoria contro Davidovich Fokina agli Europei.

"Pur di farmi giocare, nonostante il freddo, mio padre si è procurato un sacco di sale da 30 chili e ha ripulito il campo da neve e ghiaccioMarko Osmakcic

La medaglia d'oro al Festival Olimpico della Gioventù. In quel torneo c'era anche Tsitsipas

Il dramma è arrivato tra i professionisti, ma il Tronista di Winterthur taglia corto. “Mi sono fermato, sono un ex giocatore – racconta – adesso faccio il maestro. Le mie qualità erano sufficienti, ma una serie di ragioni mi hanno impedito di sfondare: circostanze, altre priorità e un grave problema alla cartilagine del ginocchio, che mi è costato un anno. Ma va bene: sono più che soddisfatto della mia vita”. Basta vedere un paio di foto per capirlo: 1.93, bello, moro, attraente. Qualità che gli hanno permesso di diventare famoso nella trasmissione Die Bachelorette, programma-trash di produzione americana, ma con diverse versioni locali. Sorprende che non sia arrivato in Italia, visto che le nostre emittenti sono particolarmente sensibili a un certo tipo di TV.

In sintesi, è una sorta di incrocio tra Grande Fratello, Isola dei Famosi e Uomini e Donne: c'è una giovane donna, molto attraente, in cerca di un compagno. Attorno a lei diversi corteggiatori (nella versione svizzera erano in 22) fino a che non rimane soltanto uno, il vincitore. Il passaggio di turno è simboleggiato dalla donna che offre una rosa al fortunato. Per Osmakcic, il momento più bello è arrivato un paio di settimane fa, quando è rimasto tra i migliori tre. “Mi sento al sicuro tra le tue braccia forti, e i tuoi baci hanno un sapore in più” gli ha detto la corteggiata, Chanelle Wyrsch, nell'incantevole location di una spiaggia thailandese. Gli è andata male nella puntata successiva, quando gli sono stati preferiti Giovanni e Mike. Il piccolo schermo deve essere un vizio di famiglia, visto che anche il fratello Mario aveva partecipato alla trasmissione, un paio d'anni fa.

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    Il miglior ranking ATP mai ottenuto da Marko Osmakcic. Era il 2014. Tra i junior, era stato al massimo numero 41.
2015: Osmakcic viene convocato come sparring della squadra svizzera di Coppa Davis

Le performance televisive di Marko Osmakcic

E il tennis? “In teoria potrei ricominciare – racconta Marko – ma ci vorrebbero energia e denaro, senza avere la certezza di farcela. Preferisco seguire i miei ragazzi”. Tra i suoi allievi ce n'è uno in cui ha visto del potenziale. Farà di tutto per dargli una mano e accompagnarlo nel tennis che conta, proteggendolo da quello che ha dovuto vivere lui. Già, perché Osmakcic è stato uno dei tanti baby fenomeni schiacciati dalla pressione paterna. “Credo che la mia biografia offra del buon materiale per un film” racconta, alludendo agli anni in cui si è formato con papà Franjo, croato che ha trovato fortuna in Svizzera. Storia difficile, da immigrati. L'assenza di risorse economiche li obbligava a giocare nelle ore più improponibili, di mattina presto o alla sera tardi. Gli è capitato di iniziare a giocare a mezzanotte, proprio come accaduto a Milos Raonic, montenegrino emigrato in Canada. Ma gli Osmakcic (c'era anche il fratello maggiore, che però non ha raccolto punti ATP) hanno fatto di più: d'inverno i campi al coperto costavano troppo, allora gli è capitato di giocare all'aperto con temperature di -15. Una follia.

"Però mio padre aveva una soluzione per tutto: si è procurato un sacco di sale da 30 chili e ha ripulito il campo da neve e ghiaccio”. Come se fosse la corsia di un'autostrada. E col freddo? “Facile: giocavamo con i guanti da sci. Ci siamo allenati duramente”. Il talento c'era, così come le doti fisiche. Il DNA dei balcani non tradisce. Nel 2015, freschi del successo in Davis, gli svizzeri lo hanno convocato come sparring partner per la sfida in Belgio, sia pure in assenza di Federer e Wawrinka. Le sue doti, tuttavia, non sono passate inosservate a Federer. Lo ha voluto come sparring anche a ritiro ormai avvenuto. D'altra parte, come dargli torto: gli archivi ITF raccontano che la sua ultima partita si è giocata nella modesta città tedesca di Schwieberdingen, nelle qualificazioni di un torneo Futures. Per quale motivo avrebbe dovuto scegliere una vita di stenti anziché un lavoro ben retribuito presso la sua Tennisschule, potendosi permettere un paio di mesi in un resort thailandese, a corteggiare una bella bionda a favore di telecamere, tra cocktail e serate da favola? Lui è felice, il tennis sembra non sentirne la mancanza.

Marko Osmakcic è giunto terzo alla versione svizzera di "The Bachelorette"