Test Corde

Luxilon Element 1.25

Una sorta di ibrido mono-multi per mantenere certe doti di controllo e presa delle rotazioni ma con un impatto meno rigido e maggior sensibilità. Manca un filo di reattività e perde tensione abbastanza rapidamente.

di Staff Padel Magazine
8 giugno 2020

Una Luxilon ibrida che ha come mission quella di mixare le caratteristiche del monofilamento e del multifilamento. Costruzione in poliestere con isole di poliammide per unire due mondi in un'unica soluzione, anche se la corda deve essere considerata a tutti gli effetti un monofilamento. La Element rappresenta la risposta Luxilon nel settore delle corde ibride, pur con un approccio diverso rispetto, per esempio, a quello della Tecnifibre HDMX e della Babolat M7. Si tratta dunque di un monofilo decisamente più morbido, che si rivolge comunque a chi ama colpire con forza e rotazione ma con un maggior comfort per il braccio (come accadeva con le precedenti M2 Pro e Plus). Una scelta per mantenere vivo il controllo (anche se con una sensazione di minor reattività rispetto a un Alu Power) senza troppo sacrificare la sensibilità all’impatto. Tende a perdere abbastanza rapidamente le sue caratteristiche (7-10 ore) e il range di tensione consigliata varia tra 20 e 24 kg. Essendo già un tentativo di ibrido mono-multi, nel caso si desideri un’incordatura ibrida formata da due spezzoni di corda, meglio rivolgersi direttamente a un monofilo (tipo Alu Power) per le verticali e un ottimo multifilo o budello sulle orizzontali.