Altro downgrade per le Davis Cup Finals: bye bye Caja Magica

ATTUALITÀ

14 maggio 2021

Riccardo Bisti

Senza che venga dato alcun risalto alla notizia, le Davis Cup Finals si spostano. La sede centrale non sarà più la Caja Magica, bensì la meno capiente Madrid Arena (sede del Masters 1000 fino al 2008). Anziché un appoggio economico diretto, il comune di Madrid offrirà l'utilizzo dell'impianto.

Hanno cercato di nascondere la notizia, camuffandola con l'inizio della campagna promozionale spalmata su tre città (Madrid, Innsbruck e Torino), eppure è l'ennesima certificazione della cattiva stella con cui sta nascendo la prossima edizione delle Davis Cup Finals: niente più Caja Magica, quest'anno l'Insalatiera si assegnerà presso la Madrid Arena, già sede del Masters 1000 di Madrid tra il 2002 e il 2008 (quando si giocava sul cemento indoor). È possibile che la scelta abbia motivazioni economiche: avendo spalmato l'evento su tre città, non è più necessario avere tre stadi in un'unica location e allora si sono accontentati di una sede meno spettacolare. Pare che il cambio sia frutto di un nuovo accordo con la città di Madrid: niente più sostegno diretto, ma la possibilità di utilizzare gratuitamente l'impianto dopo aver verificato che soddisfi i parametri richiesti.

Madrid si è svegliata con un enorme cartellone di 500 metri quadrati, appostato nella Gran Via, laddove ogni giorno passano 75.000 veicoli e 40.000 pedoni. Il messaggio sembra quasi giocare su un doppio senso politico: "En Madrid somos de derecha / y de reves / Vuelve la Copa Davis" (A Madrid siamo di dritto e rovescio, torna la Coppa Davis. Quel derecha, tuttavia, potrebbe essere tradotto anche con destra). La campagna promozionale globale, studiata da un'agenzia di Barcellona, si intitola Are you IN? e i suoi cartelli sono già stati sistemati a Innsbruck e Torino.

Il manifesto di 500 mq presso la Gran Via di Madrid

Il comunicato ufficiale sul sito del torneo evita di dire che la sede del torneo sarà la Madrid Arena, nonostante sia scritto a caratteri cubitali nel cartellone. Segno di profondo imbarazzo per un'organizzazione che sta cercando di rimettere insieme i cocci dopo l'infelice edizione del 2019 e la rinuncia del 2020. Costruita nel 2002 per supportare la candidatura olimpica di Madrid 2012 (poi fu scelta Londra), la Madrid Arena può ospitare circa 10.500 spettatori nella sua configurazione tennistica, ma pare che per l'evento si possa arrivare a circa 12.000 (circa 400 in meno rispetto alla Caja Magica). Oltre alle prime edizioni del Masters 1000, ha ospitato le WTA Finals nel 2006 e nel 2007.

L'impianto è tristemente noto per una tragedia verificatasi il 1 novembre 2012: in occasione di Halloween, fu organizzata una festa con un limite massimo di 9.000 persone. Pare che gli organizzatori ne fecero entrare più del doppio: i disordini e il fuggi fuggi generale portarono alla morte di cinque ragazze. Per questo episodio, all'impianto fu tolta la possibilità di organizzare la fase finale dei mondiali di pallamano. Rispetto alla Caja Magica, ha il vantaggio di trovarsi più vicino al centro di Madrid, ma si tratta di un chiaro ridimensionamento della competizione. A certificarlo, il fatto che lo stesso sito dell'evento non abbia pubblicizzato il cambio di sede. Fosse stato un upgrade verso una sede più bella e capiente (per esempio il WiZink Center), c'è da credere che lo avrebbero fatto.

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