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TENNIS IN TV

SuperTennis alla conquista dell'America: preso lo Us Open!

L'emittente di proprietà della FIT ha acquistato i diritti esclusivi dello Us Open, che dunque tornerà in chiaro dopo 32 anni. Diversi indizi fanno pensare che sarà utilizzato come merce di scambio per continuare a trasmettere i tornei ATP-WTA, ma rimane una notizia storica. Gli scenari. 

Staff Tennis Magazine
22 marzo 2023

La notizia circolava da tempo, ma l'ufficialità fa un certo effetto. Un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio di martedì ha informato dell'acquisizione dello Us Open da parte di SuperTennis, l'emittente di proprietà della FITP. Si tratta di un passaggio storico, una svolta epocale nel mercato dei diritti TV legati al tennis. Per la prima volta dalla sua nascita (novembre 2008), SuperTennis si aggiudica i diritti principali di un torneo del Grande Slam (da qualche tempo possiede i secondi diritti di Wimbledon). Un colpo a effetto, il più importante della sua storia, che garantirà una visibilità senza precedenti al canale che trasmette al numero 64 del digitale terrestre e al 212 della numerazione di Sky, oltre allo streaming online. Nemmeno gli Internazionali BNL d'Italia maschili e la Coppa Davis (trasmessi in varie modalità negli anni passati) offrono il prestigio e lo status di un torneo del Grande Slam, a maggior ragione in un periodo storico come questo, in cui il divario tra gli Slam e il resto degli eventi è sempre più grande. I fatti: dal 2005, i diritti dello Us Open per l'Italia appartenevano in esclusiva a Eurosport, il canale paneuropeo che tra il 2012 e il 2015 era stato progressivamente acquistato dal gruppo Discovery. Nel 2021, a seguito della fusione tra Discovery e WarnerMedia, il canale è di proprietà della nuova società WarnerBros. Discovery. L'ultimo rinnovo risaliva al 2017 ed era in scadenza nel 2022. Il silenzio in merito a un possibile prolungamento aveva alimentato le voci di un possibile avvicendamento.

La situazione si è fatta più chiara lo scorso 14 febbraio, quando il gruppo che detiene Eurosport ha rinnovato i diritti per le prossime cinque edizioni (dal 2023 al 2027), ma con una postilla: dall'accordo erano esclusi i mercati europei più importanti. Oltre all'Italia, c'erano la Gran Bretagna (laddove il torneo era già stato acquisito da Sky UK), Germania-Austria, Francia e Spagna. Secondo voci di corridoio, l'idea della USTA (che ha condotto le trattative tramite IMG) era di monetizzare il più possibile i diritti TV, spacchettandoli tra i vari Paesi senza limitarsi a un accordo unico con WarnerBros. Discovery. Questo non escludeva Eurosport dalle trattative, ma (a parte i 45 Paesi dell'accordo globale) si è sviluppata un'asta per i principali Paesi del vecchio continente. Dopo poco più di un mese, si apprende che SuperTennis si è aggiudicata i diritti con un accordo di durata pluriennale. Il comunicato non specifica la durata esatta: inevitabile pensare a un accordo di cinque anni, visto quanto accaduto nei 45 Paesi per i quali ha rinnovato Eurosport e – soprattutto – in Gran Bretagna, laddove l'accordo è valido proprio per cinque edizioni, fino al 2027. Leggendo il comunicato di SuperTennis, si apprende che Sportcast (la società che gestisce SuperTennis) ha acquistato in esclusiva tutti i diritti media dello Us Open. Quanto alle modalità, attualmente lo schema prevede la trasmissione dei match più importanti su SuperTennis, mentre SuperTenniX (la piattaforma streaming inaugurata nel 2021) offrirà tutti gli incontri, ricalcando quanto accadeva con Discovery Plus (la piattaforma digital su cui trasmette Eurosport, che continuerà a trasmettere Australian Open e Roland Garros).

DIRITTI TV TENNISTICI IN ITALIA

Australian Open – Eurosport (fino al 2031)
Roland Garros – Eurosport (fino al 2026)
Wimbledon – Sky Sport (fino al 2026)
Us Open – SuperTennis (dal 2023 al ?)
ATP Masters 1000 – Sky Sport fino al 2028
Circuito ATP – SuperTennis e Sky Sport (*) nel 2023, Sky Sport dal 2024 al 2028 (**)
Circuito WTA – SuperTennis nel 2023, Sky Sport dal 2024 al 2028 (**)
Coppa Davis – Sky Sport, RAI e SuperTenniX nel 2023 e 2024
Billie Jean King Cup – SuperTennis nel 2023

(*) Nel 2023, Sky Sport trasmette già tredici tornei ATP: cinque 500 e otto 250
(**) Notizia non ancora ufficializzata

HEAD

L'ultima edizione dello Us Open trasmessa interamente in chiaro è stata quella del 1991. La finale tra Edberg e Courier fu commentata da Rino Tommasi e Gianni Clerici

Questo è lo scenario attuale, ma non è escluso che da qui a fine agosto non ci sia qualche aggiustamento: lo scorso 16 febbraio, infatti, Sport Business Journal ha diffuso una notizia che spiegherebbe la mossa di SuperTennis e aprirebbe gli scenari che stiamo per descrivere: Sky Europe avrebbe acquistato i diritti per quasi tutti i i tornei ATP e quasi tutti i tornei WTA per il periodo tra il 2024 e il 2028. Sky trasmette in Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria, Svizzera e Italia. Se la notizia (che non è stata smentita) sarà confermata, Sky Sport si ritroverà con i diritti di quasi tutto il circuito mondiale. Sarebbe un duro colpo per SuperTennis, la cui programmazione prevede – ormai da qualche anno – dirette non stop di quasi tutto il circuito mondiale (ad eccezione dei Masters 1000 e degli Slam). Almeno 40 settimane annue di tennis LIVE che rischiano di saltare in virtù di questo accordo. Va da sé che l'acquisizione dello Us Open può essere interpretata così: SuperTennis ha versato alla USTA la cifra richiesta (che secondo voci di corridoio era stata ritenuta eccessiva sia da WarnerBros. Discovery che da Sky), in modo da avere in mano importante merce di scambio con Sky per continuare ad avere un flusso continuo di dirette nel proprio palinsesto. Dovesse andare così, sarebbe un win-win sia per Sky che per SuperTennis. La prima potrebbe ritrovare lo Us Open dopo 19 anni a una cifra molto inferiore rispetto a quella chiesta dalla USTA (o magari addirittura gratis), la seconda continuerebbe a trasmettere tanto tennis e comunque – si può ipotizzare – manterrebbe una qualche trasmissione dello Us Open.

Precisiamo che si tratta di ipotesi e supposizioni, e che i termini di un eventuale accordo abbracciano mille possibili scenari (cessione completa dei diritti dello Us Open, spartizione degli stessi, trasmissione in simulcast...). Al momento è giusto attenersi alle certezze: lo Us Open tornerà in chiaro per la prima volta dopo 32 anni ed è una notizia bomba, perché i tornei del Grande Slam – per durata e spazio richiesto nel palinsesto – sono molto appetibili per le TV a pagamento. Per intenderci, l'ultimo Slam trasmesso interamente in chiaro in Italia è stato il Roland Garros 1998, offerto dalla RAI prima che il torneo passasse all'allora Tele+. Da allora, i match Slam trasmessi in chiaro si contano sulle dita di una sola mano. Escludendo i doppi e le prove junior di Wimbledon offerte da SuperTennis, negli ultimi venticinque anni sono andati in chiaro soltanto cinque match: in primis, le tre finali femminili del Roland Garros con in campo un'italiana (Shiavone-Stosur del 2010, Schiavone-Li del 2011 ed Errani-Sharapova del 2012), trasmessi dalla RAI. Nel 2015 fu Deejay TV (acquisita da Discovery e poco prima di diventare l'attuale NOVE) a trasmettere lo storico Pennetta-Vinci allo Us Open, mentre nel 2021 la finale di Wimbledon tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic è stata offerta da TV8, l'emittente in chiaro del gruppo Sky.

Durante lo Us Open, SuperTenniX sarà una piattaforma chiave per i fanatici di tennis

Dal 1988 al 1990, lo Us Open è stato trasmesso da TV Koper-Capodistria

Va da sé che si trattava di eventi unici, di particolare attrattiva per il pubblico italiano. Al contrario, lo Us Open 2023 su SuperTennis rappresenterà un prodotto completamente diverso. A differenza di quanto dice il comunicato, sarà un ritorno in chiaro dello Slam newyorkese dopo 32 anni (e non 34). L'ultima edizione in chiaro fu quella del 1991, sei mesi prima che Tele+2 criptasse il segnale diventando la prima TV sportiva italiana a pagamento. Trasmesso dalle reti Mediaset (allora Fininvest) fino al 1987, il torneo si spostò su TV Koper - Capodistria nel 1988 (acquisita da Fininvest sul finire del 1987), che lo trasmise dal 1988 al 1990. Nell'ottobre 1990, per effetto della Legge Mammì, sulle frequenze di Capodistria iniziò a trasmettere Tele+2 che rimase in chiaro per un anno e mezzo, offrendo quindi l'edizione del 1991, vinta da Stefan Edberg in finale su Jim Courier. Il torneo è poi rimasto di proprietà di Tele+ e poi Sky fino al 2004, prima che i diritti restassero alla sola Eurosport a partire dal 2005. Commenti? La sensazione è che la notizia sia eccezionale per il pubblico generalista (la stragrande maggioranza), forse un po' meno per la nicchia dei fanatici.

Grazie a SuperTennis, lo Us Open si aprirà a una potenziale platea di 60 milioni di italiani, mentre con Eurosport (tra Sky, DAZN e TimVision) erano poco più di un decimo. Va da sé che il torneo entrerà in moltissime case laddove non sarebbe mai arrivato, con ovvi benefici per la popolarità del tennis. Saranno un po' meno contenti gli appassionati che non vogliono perdere neanche uno scambio: con un solo canale, SuperTennis riporterà agli anni di Tele+, quando si poteva seguire un solo match alla volta. Per molti sarà così, anche se i fanatici usufruiranno di SuperTenniX, che dovrebbe svolgere il ruolo avuto da Discovery Plus negli ultimi anni. La piattaforma è gratuita per i tesserati FITP, mentre per tutti gli altri costa 3.99€ al mese (o 34.99€ all'anno). Il comunicato dice che SuperTennix permetterà di vedere tutte le partite del torneo in streaming: se così fosse, e se la qualità fosse simile a quella (spettacolare) di Discovery Plus, l'unico downgrade per i fanatici sarebbe un solo canale TV a disposizione. Ma questo – vale la pena ripeterlo – è lo scenario attuale. Indizi e sensazioni fanno pensare che qualcosa possa cambiare nei prossimi mesi. Ma non c'è dubbio che martedì 21 marzo 2023 rimarrà una data storica nel piccolo mondo del tennis in TV.