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PICKLEBALL

Pickleball-mania: scendono in campo anche Agassi e McEnroe

Negli Stati Uniti è pickleball-mania, con oltre 6 milioni di praticanti. E per l'Inaugural Slam su Espn ha fatto registrare ascolti migliori anche della NBA. Grazie alla presenza in campo di nuovi appassionati come John McEnroe, Andre Agassi, Andy Roddick e Michael Chang

Antonio Sepe
5 aprile 2023

Mania! Se talvolta questo termine è abusato per descriver eun movimento inf orte crescita, diventa perfino restrittivo se parliamo del pickleball (letteralmente “palla sottaceto”) negli Stati Uniti. Se in Italia stiamo vivendo un autentico boom col padel, negli States è un altro sport di racchetta che è divenuto una tale tendenza da scomodare investitori come Lebron James e Tom Brady che sono ormai coinvolti nella proprietà di squadre che compongono la Major League Pickleball, la lega americana, i cui incontri sono trasmessi da Espn. Sono oltre 6 milioni i praticanti abituali, ma si va in doppia cifra si volessero contare tutti gli americani che sono scesi almeno una volta su un campo da pickleball nel 2022, grande quanto uno da badminton, un quarto di quello da tennis.

Lo scorso week-end si è disputato un evento molto atteso negli States, l’Inaugural Pickleball Slam, andato in scena in Florida, al Seminole Hard Rock Casino & Hotel di Hollywood (da non confondere con il quartiere di Los Angeles). I protagonisti? Andre Agassi («Praticherò questo sport finché potrò camminare”» ha dichiarato il Kid di Las Vegas), Andy Roddick, John McEnroe e Michael Chang. Se lo scopo era nobile, dato che in palio c’era un montepremi da un milione di dollari da devolvere in beneficienza, non si può dire che sia stata puramente un’esibizione. In mezzo a sorrisi e risate c’è stato infatti anche tanto agonismo e grande competitività, perché negli Usa il pickleball è roba seria. Per la cronaca, la vittoria è andata a Roddick e Agassi che, in doppio, hanno battuto McEnroe e Chang per 21-15, 21-23, 12-10 dopo che la situazione era in parità al termine dei due singolari (McEnroe aveva sconfitto Agassi 15-13, 16-14 e Roddick battuto Chang 15-10, 15-10, pur senza poter scagliare il suo celebre servizio, visto che anche a pickleball si serve dal basso)

«Il pickleball? Continuerò a giocare fin quando potrò camminare» Andre Agassi 
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La serata è stata però piena di colpi di scena ed ha avuto un grande risalto a livello mediatico. In termini di ascolti TV, su Espn ha addirittura battuto le leghe dei grandi sport americani come MLB, NHL e NBA. Merito anche dello show a cui hanno dato vita i presenti. Non è passato inosservato, ad esempio, il siparietto tra Agassi e McEnroe, che ha suscitato grandi risate tra il pubblico. I due giocatori hanno infatti avuto un battibecco e McEnroe ha dato il meglio di sé, come faceva un tempo. Dopo aver alzato la voce contro Agassi, si è rivolto all’arbitro con toni sopra le righe reclamando il punto. La risposta affermativa e pacata che ha ricevuto l’ha colto di sorpresa, tanto che a sua volta ha ringraziato gridando. In seguito ha aggiunto:«È la prima discussione che vinco in oltre 40 anni» per poi sportivamente far rigiocare il punto.

L’altra sorpresa della serata è stata la comparsata di Steffi Graf, ex tennista e moglie di Agassi, presenti sugli spalti inizialmente per sostenere il marito. Tuttavia si è anche concessa il lusso di un giocare un punto proprio contro Agassi, sfoggiando la sua inconfondibile eleganza e mandando in visibilio la folla. Insomma, una serata che si è rivelata un successo e che ha ribadito l’impatto del pickleball in America. D'altronde non capita tutti i giorni di vedere 30 Slam (senza considerare Graf) racchiusi in un rettangolo di 6 metri per 13,40.

A questo punto sorge spontanea una domanda: dove nasce il pickleball e come mai ha avuto questa grande diffusione? Inventato nel 1965 da Joel Pritchard, Bill Bell e Barney McCallum a Bainbridge Island (a un’ora di macchina da Seattle), può essere considerato un misto tra tennis e badminton. Inizialmente, nelle intenzioni dei tre founder, c’era proprio quella di divertirsi giocando a badminton ma, non disponendo di racchette e palle adeguate, si sono dovuti adattare. Non c’è dunque da sorprendersi che il campo sia lo stesso di quello del badminton (grande circa un terzo rispetto a quello da tennis) con la novità principale che riguarda le racchette che non presentano né corde né fori, così da limitare i colpi troppo potenti. È proprio questa l’arma vincente del pickleball: è facile da giocare ed è rivolto a tutti. Rispetto al tennis e, per certi versi anche al padel, non è uno sport che richiede particolari doti atletiche; anzi, le priorità sono la tecnica, la tattica e il senso della posizione, ancor prima di velocità e scatto. Non a caso, è uno sport che ha vissuto il suo primo sviluppo come disciplina adatta a persone non più giovanissime (secondo la Sports & Fitness Industry Association, fino a poco tempo fa i più assidui giocatori avevano più di 65 anni), prima di appassionare anche i giovani

Con oltre 10mila campi sparsi negli Stati Uniti, il pickleball è etichettato da tutti come lo sport in maggior crescita. Basti pensare che dopo il boom registrato durante la pandemia (+21%), negli ultimi tre anni è stato protagonista di una crescita del +158%, come riporta lo studio rilasciato a gennaio 2023 dall’Association of Pickleball Professionals (APP). Numeri che inevitabilmente hanno attirato tanti investitori, tra cui alcuni tennisti come Naomi Osaka e Nick Kyrgios, diventati co-proprietari del Miami Pickleball Club, che milita nella Major Pickleball League. Proprio il giocatore australiano, condividendo su Instagram un articolo sugli ottimi ascolti dell'Inaugural Pickleball Slam, ha scritto: «È esattamente ciò che volevo sentire» manifestando una certa euforia. Inoltre, le personalità di spicco che amano il pickleball sono davvero tante e... ricche: da Bill Gates a Leonardo Di Caprio, passando per  George Clooney, Will Smith e le Kardashians.

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Qualcuno, in maniera poco cordiale e un po' arrogante, ha definito il pickleball la casa di riposo dei tennisti? Per niente. Anzi, è uno sport destinato ad avvicinare il tennis per numero di praticanti e, giocato a buoni livelli, richiede forza, scatto, riflessi e doti atletiche, soprattutto quando si gioca in sigolare. In ogni caso, tennis e pickleball sono due mondi entrati in contatto e, quando si verifica, la transizione da uno all'altro, non sembra particolarmente brusca. Almeno a credere a Sam Querrey, ritiratosi allo scorso US Open, poco tempo dopo aver iniziato a giocare a pickleball ha dichiarato:«Diventerò un top 10 in quattro mesi». Staremo a vedere. Tra gli altri tennisti (ancora in attività) che hanno già avvicinato il pickleball spiccano Jack Sock e Noah Rubin, tutti americani perché si tratta ancora di una disciplina made in Usa.

In Italia, solo quest'anno il fenomeno si sta allargando, con la FITP che ha abbracciato l'associazione che fin qui si è sempre occupata di pickleball nel nostro paese (guidata da Zelindo Di Giulio: chissà che un giorno la federazione debba nuovamente aggiornare il suo acronimo) e la nascita di tanti nuovi campi, con un censimento che andrebbe fatto settimanalmente perché sono sempre più i centri che decidono di ampliare la loro offerta. Non a caso, aziende qualificate come Play-It che sono ormai consolidate nel mondo del tennis, sono disposte a investire in nuove strutture pickleball. Perché, questo appare chiaro, gli italiani sono diventati un popolo di santi, poeti, navigatori e appassionati di sport di racchetta.