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AUSTRALIAN OPEN

Verso una semifinale Medvedev-Sinner?

Esordio piuttosto convincente per i due favoriti della parte bassa, almeno secondo i bookmakers. Medvedev sembra a suo agio nel ruolo di favorito, Sinner è già in condizione psicofisica ottimale. Cadono tre italiani, oltre a Petra Kvitova e Leylah Fernandez.

Riccardo Bisti
18 gennaio 2022

Il forfait obbligato di Novak Djokovic ha sconquassato gli equilibri di questo ghost Australian Open, con pochissimo pubblico sugli spalti al punto da aver reso indolore il dimezzamento della capienza. Ma i bookmakers sono decisi: il favorito è Daniil Medvedev. La vittoria allo Us Open, una ritrovata fiducia e un tabellone tutto sommato amico alimentano questa tesi. Il russo ha esordito contro Henri Laaksonen, contro il quale aveva giocato in un remoto Futures a Trimbach, in Svizzera, all'alba del 2016. Stavolta si sono ritrovati in uno dei campi più importanti del mondo, ma l'esito non è cambiato: 6-1 6-4 7-6 e approdo al secondo turno. Nonostante un break subìto in apertura, Medvedev ha subito ripreso confidenza con la Rod Laver Arena. Sei game consecutivi hanno sigillato il primo set, poi ha avuto numeri da record al servizio. Ha perso solo 4 punti nel secondo set, qualcuno in più nel terzo, ma è riuscito a evitare danni. Con un tennis piacevole ma privo di punch, Laaksonen ha effettuato alcune buone giocate e si è aggiudicato uno splendido scambio da 32 colpi che lo aveva portato sul 3-3 nel tie-break.

Anziché caricarlo, lo ha svuotato di energie e il russo si è aggiudicato gli ultimi quattro punti. Medvedev ha giocato un buon match, mostrando un'efficace transizione da diesa ad attacco, confermandosi decisamente in palla. “Ma a un certo punto lui ha cominciato a giocare molto meglio, trovando spesso la linea – ha detto Medvedev, che ha tirato meno colpi vincenti del suo avversario – tirava a piena potenza, allora mi sono detto di aspettare”. L'attesa ha pagato, e più in generale sembra un Medvedev a suo agio nel ruolo di favorito. “Vorrei fare meglio dell'anno prossimo, ma non sarà facile” ha aggiunto. Significherebbe soltanto una cosa: alzare il Norman Brookes Challenge Cup nella serata australiana di domenica 30 gennaio. Di certo ha acquisito una maturità nuova, diversa. Un tempo si arrabbiava o si disuniva per un set perso in allenamento, mentre adesso ha trovato la giusta stabilità ed equilibrio. “So cosa devo fare per giocare bene e mettermi nella condizione di poter battere chiunque”.

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"So cosa devo fare per giocare bene e mettermi nella condizione di poter battere chiunque"
Daniil Medvedev

Quando si affronta Daniil Medvedev c'è parecchio da correre...

La prima giornata aveva sorriso ai colori azzurri, con tre vittorie al femminile e il passaggio del turno di Berrettini e Sonego, mentre martedì abbiamo iniziato con tre sconfitte. Marco Cecchinato è finito negli highlights di giornata per aver spaccato una racchetta dopo un doppio fallo (sconfitta in tre set contro Philipp Kohlschreiber), Stefano Travaglia aveva un avversario più forte di lui come Roberto Bautista Agut, ma ha tenuto il campo ottimamente salvo poi cedere alla distanza, anche per qualche problema fisico. Nulla da fare per Gianluca Mager, battuto piuttosto nettamente da Andrey Rublev. Un 6-3 6-2 6-2 che rispecchia i valori in campo, anche se Mager ha preso con filosofia la sconfitta. Tra circa un mese è prevista la nascita della figlia, messa al mondo con la compagna Valentine Confalonieri, ex discreta giocatrice nel circuito ITF (e che talvolta gli ha anche dato una mano sul piano tecnico).

Per questa ragione, rinuncerà alla trasferta sudamericana (compreso il suo amato torneo di Rio de Janeiro). La grande attesa era per Jannik Sinner, e l'altoatesino non ha deluso. L'avversario non era dei più complicati. Joao Sousa è entrato in tabellone come lucky loser ed è stato già bravo a stargli vicino nei primi due set, salvo poi crollare nel terzo (è finita 6-4 7-5 6-1). La (bella) notizia è che Sinner ha dato una viva dimostrazione di forza, senza che ci fosse il minimo dubbio sull'esito finale. Già favorito per un posto in semifinale – almeno secondo i bookmakers – l'altoatesino sembra avere un percorso ancora più semplice, perché nel corso della giornata è arrivata la notizia del forfait di Casper Ruud, possibile avversario negli ottavi, bloccato da una storta alla caviglia patita domenica. “Ho fatto quello che potevo per recuperare, ma non sarei stato in grado di giocare al 100%” ha detto il norvegese.

Secondo i bookmakers, Jannik Sinner è il quinto favorito del torneo

La gioia con cui Maddison Inglis ha accolto il successo sulla Fernandez

In campo femminile, alle vittorie di Iga Swiatek e Garbine Muguruza (convincente la prima, meno la seconda) si sono accompagnate le sconfitte di Petra Kvitova e Leylah Fernandez. La ceca è parsa una pallida controfigura di se stessa, raccogliendo appena quattro game contro Sorana Cirstea. Durante il match, c'è stata la sensazione che si domandasse cosa facesse sul campo. Era come se avesse la testa altrove. In realtà, dopo la partita, ha parlato di un problema al polso che la condiziona da qualche settimana e che la ha impedito di allenarsi nel modo giusto. “Si è infiammato e per questo ho cercato di bilanciare le ore sul campo con il riposo, ma non voglio trovare scuse perché durante la partita non ho avvertito dolore”. Va fuori anche Leylah Fernandez: la finalista dello Us Open ha incassato una sconfitta bruciante contro la padrona di casa Maddison Inglis, numero 133 WTA e ammessa in tabellone con una wild card.

La ragazza di Perth si è imposta con un netto 6-4 6-2 e ha urlato di gioia quando l'ultimo dritto della Fernandez è finito lungo, regalandole la sua prima vittoria Slam al quinto tentativo. “Non ci posso credere, sto tremando – ha detto – sono orgogliosa di come ho giocato, ho rispettato alla perfezione il mio piano di gioco”. In verità, la Fernandez ha deluso con il dritto, ma in effetti l'australiana ha variato il gioco con efficacia, oltre a servire molto bene. Questa vittoria le garantisce un prize money di 154.000 dollari australiani, che dovrebbe finalmente permetterle di staccare il cordone ombelicale con Tennis Australia, che a 24 anni la sostiene ancora. “Durante il match non ho pensato ai soldi, ma è qualcosa che davvero può fare la differenza”. Al secondo turno troverà la sorprendente americana Hailey Baptiste, proveniente dalle qualificazioni, capace di battere Caroline Garcia.